F.lli Potito & Figli
F.lli Potito & Figli
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Immagine panorimacia della sede F.lli Potito & Figli di Campobasso
La F.lli Potito & Figli si presenta oggi con due marchi distinti che rappresentano i diversi settori di attività in cui l’azienda opera con successo nel mercato locale e nazionale:
- F.LLI POTITO & FIGLI (materiali ferrosi e non, ferramenta...)
- ALTAMAREA (arredo bagno)
AZIENDA... dal 1870 F.lli Potito & Figli, un' organizzazione commerciale al vostro servizio.

La ricerca storiografica narra dell’esistenza della ditta Potito e si riconduce agli ultimi decenni del XIX° secolo, con precisione al 1870.
L’attività all’inizio si basava sul lavoro svolto dai fratelli Domenicantonio e Vincenzo Potito, di mestiere fabbri in Sant’Elia a Pianisi. Valenti artigiani e lavoratori instancabili forgiavano nella loro piccola fucina chiodi, zappe ed altri attrezzi, utili ai contadini per svolgere il lavoro della terra.
Ditta F.lli Potito & Figli - 1870
Si narra, che l’attitudine al lavoro di fucina ben si accoppiava alle innate capacità commerciali, infatti il materiale prodotto, veniva trasportato da loro stessi a dorso di mulo o con carretto, per essere venduto nelle fiere e nei mercati di tutti i paesi della zona. L’enorme lavoro svolto negli anni, la produzione e la commercializzazione dei prodotti, i guadagni generati e salvaguardati dal senso del risparmio, norma di vita dei fondatori dell’azienda, generò la necessità di insediare un deposito presso la stazione di Ripabottoni, nacque così la prima sede della ditta Potito.
La sede cominciò a sviluppare affari con tutta la regione ed il grande salto di qualità, si ebbe con l’ingresso nell’ organizzazione aziendale, dei figli. Entravano così a far parte dell’azienda: Gaetano, Alfredo, Francesco e Luigi, figli di Domenicantonio ed Antonio, figlio di Ilario, ( che si scoprì essere un valente amministratore della ditta, anche se purtroppo colpito da cecità assoluta ).
L’ingresso delle giovani leve portò grande vitalità all’attività dell’Azienda, ed in breve tempo il deposito di Ripabottoni diventò una grande ed importante realtà commerciale nella zona.
Con il commercio al dettaglio ed all’ingrosso di stoviglie, casalinghi, carbone, petrolio, candeggina, perborati e quant’altro, la Fratelli Potito divenne così punto di riferimento per tutti i rivenditori del Molise.
Il continuo ed enorme flusso di materiale, dal carico e scarico di vagoni di carbone, casalinghi etc. in una logistica ormai insufficiente, generò per gli amministratori una impellente necessità, ampliare la sede.
Fu così, che si decise di trasferire la ditta a Campobasso in Corso Bucci nei pressi della stazione; solo le innate capacità imprenditoriali e manageriali della famiglia Potito poteva fare scelta migliore, in poco tempo divenne l’Azienda commerciale più importante della regione. Il fiuto per gli affari portò ad allargare la gamma dei prodotti trattati, ai materiali da costruzione, che in breve tempo divennero ulteriori prodotti trainanti della struttura commerciale.
Il nome dei fratelli Potito, ormai conosciuto da tutti, l’importanza commerciale che la ditta si era creata, la grande solidità economica, determinarono la necessità di cercare nuove realtà di sviluppo, di fare nuovi investimenti, al di fuori dell’abituale zona di lavoro, ponendo l’attenzione alla diversificazione dall’attività principale.
Nasce così la figura del “ procacciatore “ ( oggi manager aziendale ), che necessariamente non poteva che essere il più giovane dei titolari, Luigi Potito, scapolo e quindi libero di seguire l’innovazione e lo sviluppo da vicino.
Alla fine della guerra di Etiopia, usufruendo di agevolazioni commerciali, la ditta decise di aprire una filiale in Eritrea. Quale occasione fu migliore per il giovane imprenditore Luigi Potito, che trasferitosi ad Asmara e, dovendo stabilire la commercializzazione degli articoli più inerenti a soddisfare l’esigenza della nuova clientela, effettuò una ricerca di mercato; l’intuizione diede vita all’importazione dall’Italia, tramite la sede centrale di Campobasso, di enormi quantità di attrezzi per l’agricoltura, ferramenta, colori e vernici.
In breve tempo, il lavoro, sviluppò consistenti volumi di affari, tanto da poter rilevare in Asmara una importante vetreria. Tale operazione fu determinante all’apertura a Gondar di un nuovo magazzino e rese necessaria la presenza in Africa dell’altro fratello Alfredo, che prese in gestione la nuova realtà commerciale.
Potito Domenicantonio e Vincenzo
Altro interessante investimento fu l’affare curato da Gaetano Potito, esso riguardò l’acquisizione di quote in compartecipazione della ditta Gabriele Ragni & Figli di Termoli; la ditta che importava e commercializzava legname si trovava in grosse difficoltà economiche e nonostante l’intervento, la ditta Ragni dopo breve periodo decise la chiusura. La Fratelli Potito rilevò tutto, dalla struttura commerciale, ai materiali, al capannone con relativo terreno, localizzati in via Molino a Vento, fu così che nacque la filiale di Termoli.
Nel 1947 la filiale, gestita da Gaetano Potito e dal figlio Dr. Domenico, ampliò la propria attività nel commercio di compensati, tranciati di legno in ogni essenza, colle e prodotti per la falegnameria. In Italia molteplici difficoltà furono incontrate nei momenti appena precedenti lo scoppio della seconda guerra mondiale, l’impossibilità a reperire materiale e la ristrettezza economica che il paese attraversava, mise a dura prova le capacità economiche di numerose aziende; la fratelli Potito anche grazie alle continue rimesse di valuta pregiata dall’Eritrea, risolse particolari situazioni, che in quel momento il mercato in generale imponeva.
Potito Alfredo
Purtroppo la partecipazione dell’Italia al conflitto e la perdita della colonia etiopica, produssero seri e gravi problemi alla filiale di Asmara che, in seguito all’internamento nei campi di concentramento inglesi di Luigi Potito, fu gestita dal rag. Raffaele Ruggieri, fiduciario della famiglia; ma il perdurare della guerra, la mancanza di rifornimento merci dal magazzino centrale di Corso Bucci , portò il lavoro della filiale a ridursi in maniera minimale.
Infatti alla fine della guerra Luigi Potito rientrò in Italia e la filiale etiope nel 1948 venne liquidata e chiusa.
Con il rientro in patria di Luigi P., il Dr. Domenico ebbe l’opportunità di dedicarsi allo sviluppo dell’ultimo investimento effettuato presso la Banca di Credito Molisana; la filiale di Termoli passò quindi alle dipendenze di Luigi Potito coadiuvato dalla collaborazione di Angelo Potito figlio di Francesco e dal Rag. Ruggieri, ritornato da Asmara dopo la chiusura della Filiale.
Nel 1950 la notizia che il Venezuela apriva le frontiere all’immigrazione diventando terra di conquista di capaci imprenditori non passò inosservata e generò molto interesse in Luigi Potito che grazie all’esperienza fatta in Eritrea, tenta di sviluppare nuovi profitti in una nuova realtà economica.
Grazie alle innate capacità, alle opportune conoscenze e al senso degli affari, parte per il Venezuela stabilendo la propria sede a Caracas; insediatosi comincia a studiare il nuovo mercato, gli investimenti da fare e le migliori opportunità che il governo venezuelano aveva riservato agli imprenditori. Dopo poco tempo Luigi iniziò gli investimenti nel campo immobiliare acquisendo terreni in Caracas e zone circostanti. L’idea era quella di attendere lo sviluppo della città aumentando in tal modo il valore immobiliare dei terreni acquistati.
Ancora una volta Luigi Potito ebbe ragione, purtroppo però il fisico non riusciva più a sopportare le temperature tropicali e dopo alcuni mesi di sofferenza, fu costretto suo malgrado a rientrare in patria.
In Italia intanto gli investimenti della ditta Potito continuarono e la sede di Campobasso da Corso Bucci nel marzo del 1950 venne trasferita nei nuovi magazzini di via Garibaldi.
Luigi Potito rientrato definitivamente in sede, aveva ripreso la direzione della filiale di Termoli ed il fidato rag. Ruggieri per raggiunti limiti di età rientrava a Napoli.
Tale nuova condizione per Luigi P. fu ideale per mettere a frutto tutte le Sue idee, facendo diventare la Sede di Termoli in poco tempo la più grossa ed importante azienda commerciale della costa abruzzese/molisana.
Lo sviluppo dell’azienda Potito in Termoli si estese anche al molo nord della cittadina adriatica, infatti fu installato un grosso deposito di gasolio e lubrificanti Sif per la motopesca, con impianto di distribuzione adibito al rifornimento di tutta la flottiglia di natanti. Il commercio del carburante si estese in seguito all’accordo con l’Agip, anche al petrolio da riscaldamento ed al carburante da autotrazione per le imprese.
Il commercio di legname rimaneva comunque l’attività primaria del deposito di Termoli e Luigi Potito sempre attento alle novità di mercato, appena la Yugoslavia a metà degli anni 60iniziò ad offrire il prodotto a prezzi molto più interessanti di quelli austriaci, si recò a Belgrado presso la sede centrale dell’agenzia statale, definendo un accordo di collaborazione commerciale.
Il legname imbarcato nel porto di Ploce in Montenegro, veniva consegnato al porto di Termoli ogni 40/45 giorni, nella misura di circa 500 mc. per carico.
L’enorme carico di merce che affluiva su Termoli diede la possibilità all’azienda Potito di fornire materiale anche nelle regioni della Puglia, della Basilicata e della Calabria.
Agli inizi degli anni 70, la ditta aveva raggiunto proporzioni notevoli, tanto da crearsi la necessità di avere una efficiente e moderna organizzazione vendite.
La ditta intanto a Campobasso si era trasferita nel nuovo e moderno magazzino di Colle delle Api, ed alle vecchie filiali di Ripabottoni e Termoli, si erano aggiunte quelle nuove di Campobasso Via Garibaldi, Vasto e Martina Franca. Nell’estate del 1974 la F.lli Potito acquista i terreni nella zona sud di Termoli dando inizio alla costruzione di un grosso magazzino in ex C.da Casa la Croce, poi SS. Europa 2, oggi Via Corsica 181; nel 1976 con la costruzione del nuovo manufatto ancora in via di completamento, la filiale si trasferisce, fu questo l’ultimo atto voluto da Luigi Potito che moriva il 25 maggio dello stesso anno. Dopo la morte di Luigi Potito, alla gestione della intera azienda e di tutte le filiali si insedia una nuova figura, diplomatosi Perito Chimico, Gennaro Potito( figlio di Alfredo ), diventa il nuovo timoniere della intera struttura commerciale e da valente operatore economico sviluppa ulteriormente gli affari. Nel 1979, Gennaro Potito si rende conto che la filiale di Martina Franca, oltre a non essere più economicamente remunerativa subiva anche la perdita prematura del direttore Sig. Cosimo Fiorino, valido collaboratore e persona di assoluta fiducia, tanto da decidere la chiusura della Filiale.
Alla metà degli anni ottanta entrano a far parte della struttura commerciale i figli di Gennaro Potito, Alfredo primogenito, Luigi, Filomena e Laura.
Ognuno dei ragazzi sceglie la propria tipologia di lavoro e di sviluppo commerciale nel settore più attinente alle proprie capacità, diversificando l’azienda in ulteriori canali commerciali, come il mondo del fai da te con la catena Bricoland presente con quattro punti vendita in Campobasso Via 4 Novembre e Via Garibaldi, su Vasto in via San Rocco ed in Termoli alla Via Corsica.
Senza trascurare i punti vendita Brummel, leader nel settore dei bambini, presente su Campobasso Via Garibaldi e presso il Centro Commerciale “ E. Leclerc“; ultimi ma non meno importante gli Show Room presenti presso la Filiale dell’ingrosso di Campobasso in C.da Pescofarese e la Filiale dell’ingrosso Termoli in via Corsica 181.
La Fratelli Potito, azienda attenta alle mutazioni del mercato in genere e grazie alle capacità imprenditoriali che l’hanno sempre contraddistinta sarà nel prossimo futuro, sempre pronta a seguire ed innovare le proprie esperienze nel campo commerciale.
 
 
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